ARRIVA L’EMENDAMENTO PER RISOLVERE IL NODO “FRINGE BENEFIT”

È stato presentato presso la commissione Bilancio al Senato un emendamento al decreto legge “anticipi”, attraverso il quale si cambierebbe il riferimento annuale per il calcolo della soglia da utilizzare per l’eventuale tassazione IRPEF.
Potremmo trovarci dunque, di fronte a una ipotetica risoluzione dei mutui a tasso agevolato elargiti ai dipendenti bancari. Si tratta per il momento soltanto di una proposta eppure potremmo trovarci a un passo importante verso l’annosa questione che sta attanagliando il mondo bancario, la tassazione dei fringe benefit.
L’emendamento in questione, fisserebbe il tasso di sconto da prendere come riferimento ogni anno per calcolare la soglia dei fringe benefit: il tasso in vigore al momento della stipula del mutuo o della rinegoziazione e non più quello dell’anno in corso.
La modifica proposta stabilirebbe una valenza retroattiva, applicabile già da gennaio 2023.